Schizofrenia nonnesca

Nano viene spedito 2 giorni dai miei genitori perchè noi dobbiamo lavorare.

Prima telefona mio padre:

"Tuo figlio è un bambino spettacolare! Bello-fico-simpatico-intelligente-perfetto-ha detto quello-fatto quell'altro-sono rimasti tutti a bocca aperta! E poi dolce, affettuoso, un continuo di "ti voglio bene nonno"! E poi ride, ride sempre...è una gioia stargli vicino! E quanto va bene in matematica ne vogliamo parlare? gli ho fatto fare i compiti e che soddisfazioni, non come te e tuo fratello che eravate due capre senza speranza! Aaaaah quanto è bravo!"

Poi telefona mia madre:

"Tuo figlio è un selvaggio, cocciuto di suo ma la colpa è anche tua: voi genitori moderni non avete la minima idea di cosa vuol dire dare un'educazione! Non ti dico le storie per andare a dormire, non ha orari, non obbedisce...e per farlo lavare? una tragedia! Bisogna inseguirlo due ore, non vuole mai lavarsi le mani nè tantomeno i denti! E uuuuhh come tiene male le posate...pare che in mano abbia una zappa, non una forchetta! E poi sempre a cercare il cioccolato...le merendine semplici o con la marmellata per lui non esistono: se non è cioccolato non le mangia!"
 

E uno si chiede: ma una sana via di mezzo tra la celebrazione esasperata e la cazziata eccessiva, tra Babbo Natale e la signorina Rottermeier...proprio no??

Quando il raffreddore è sexy

Una delle domande che martellano ossessivamente il cervello di una donna (o almeno il cervello di una donna dello Scorpione) è "Come faccio a sapere che mi ama davvero?". 

Beh, ecco.

Se sei raffreddata a livelli indecenti.
Se tonnellate di fazzoletti smocciolati seguono il tuo arrivo come manco lo strascico dell'abito da sposa.
Se hai occhiaie da panda, pelle grigioverde, naso da lebbrosa e capelli a carciofo con mollettona plastificata identica a sè stessa dalle 9 di mattina alle 9 di sera.
Se giri per casa con pigiama a palline, felpa, calzettoni antiscivolo da asilo nido, vestaglia e ciabatta pelosa.
Se in cucina incroci un tizio che s'accende una sigaretta, ti squadra dalla testa ai piedi, ti prende la mano e poi ti abbraccia dicendo
"ma perchè ci ammaliamo sempre a turno?....io ti voglio baciare"
"baciare?? ma se sono sensuale come una pantegana spiaccicata sotto un tombino!"
"macchè....sei bellissima" 
:-O

Beh, ecco.

E' così che lo sai.

Non pietà ma giustizia

Ho appena letto che il 10 dicembre è la giornata internazionale per i diritti degli animali.
Non sono un'estremista, non sono vegetariana nè vegana nè me ne frego dei diritti umani, anzi. Eppure spesso anch'io sono stata accusata di essere esagerata, esaltata, ingiusta che "con tutte le tragedie del mondo, con tutta la gente che soffre ancora pensi agli animali".
Ma continuo ad essere convinta che un'ingiustizia non esclude l'altra. E fino a prova contraria continuo a dire che tutta 'sta grande umanità verso i poveri-malati-affamati-disperati in chi se ne frega degli animali...sarà un caso ma non l'ho MAI vista.
Odio i post di citazioni scopiazzate ma il fatto che tanta gente piena di intelligenza, sensibilità, creatività, genio, evoluzione mentale si sia espressa tanto chiaramente a riguardo, dovrebbe farci riflettere almeno un po'.

"Agli animali si deve non pietà, ma giustizia" Arthur Schopenhauer 

"Fate entrare il cane coperto di fango. Si può lavare il cane, si può lavare il fango. Ma quelli che non amano né il cane né il fango...quelli no, non si possono lavare" Jacques Prevert 

"Amate gli animali: Dio ha dato loro un principio di pensiero e una gioia senza inquietudine" Dostoevskij
  
"Coloro che antepongono i diritti degli umani a quelli degli animali non hanno coscienza che la pietà è una, così come la compassione" Albert Schweitzer 
 
"La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali" Ghandi

"È più importante impedire a una bestia di soffrire, piuttosto che restare seduti a contemplare i mali dell'Universo pregando in compagnia dei sacerdoti" Buddha 

"Noi non abbiamo due cuori – uno per gli animali, l’altro per gli umani. Nella crudeltà verso gli uni e gli altri, l’unica differenza è la vittima" Alphonse de Lamartine 

"Quando un uomo vuole uccidere una tigre, lo chiama sport; quando una tigre vuole uccidere lui, la chiama ferocia" George Bernard Shaw

  
"Oggi sappiamo per certo che gli animali possono soffrire esattamente come gli esseri umani. Le loro emozioni e la loro sensibilità sono spesso più forti di quelle umane. Diversi filosofi e capi religiosi hanno cercato di convincere i loro seguaci che gli animali non sono altro che macchine senz'anima, senza sentimenti. Chiunque però abbia vissuto con un animale - sia esso un cane, un uccello o persino un topo - sa che questa teoria è una sfacciata menzogna, inventata per giustificare la crudeltà" Isaac Singer 

"Vivisezione. Nessuno scopo è così alto da giustificare metodi così indegni" Albert Einstein

"La crudeltà verso gli animali è tirocinio della crudeltà contro gli uomini" Ovidio

"Puoi conoscere il cuore di un uomo già dal modo in cui egli tratta le bestie" Immanuel Kant 


  

 "La crudeltà verso gli animali è tirocinio della crudeltà contro gli uomini" Ovidio

Non essere mai contenti

Non essere mai contenti è un difetto, e pure un difetto del cavolo.
E io ce l'ho.
Inutile negare, sminuire, dare la colpa agli altri o a CandyCandy e Pollyanna che t'hanno traviato l'infanzia. E' proprio che hai un carattere del cazzo.

Quando ho smesso di lavorare dopo i primi 3 mesi di euforia ho cominciato a farmi due palle così. Che dai, non se può campà per pulire-spolverare-cucinare e mettere a posto il casino degli altri, e il lavoro in casa è duro e chi me lo paga, e chi va in ufficio ha un orario mentre io sgobbo tutto il giorno e nessuno lo riconosce perchè alla fine nell'immaginario comune stare a casa = grattarsi la panza, e queste giornate tutte uguali, e non produco niente oltre ai piatti di pasta, e rivoglio lo stipendio che due è sempre meglio di uno e vuoi mettere la tranquillità, e rivoglio lo shopping che non devo rendere conto a nessuno, e rivoglio rapporti sociali quotidiani, e diventerò una casalinga frustrata con capello bianco e ciavatte, e ho sempre lavorato e rinchiusa qua dentro anche no.

Poi ho ricominciato a lavorare e dopo il primo mese di euforia comincio a stressarmi. Che dai non se può campà così, e l'ufficio è duro e per il mazzo che faccio mi pagano la metà, e chi sta a casa si gestisce gli orari mentre io ho scadenze da rispettare per forza e restare sotto le coperte dopo le 7.15 è impossibile, e queste giornate assurde che non sai mai cosa t'aspetta, e produrre solo piatti di pasta in fondo ha il suo perchè-riscopriamo i valori di una volta, e rivoglio il mio relax che alla fine si campava pure con uno stipendio-pensiamo alla qualità della vita anzichè sempre ai soldi, e shopping di che tanto non ho tempo, e le colleghe sono serpi mentre a casa vedi-senti solo chi dici tu, e in fondo puoi essere pure una casalinga carina e curata, e rinchiusa là dentro alla fine non si stava mica tanto male.

Alla fine continuo a propendere per la 2° situazione, infatti il lavoro col cacchio che lo mollo. Però pure fare pace col cervello non sarebbe male.